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Errori fonetici (e ortografici) comuni dei sinofoni

La fonetica dell'italiano per i sinofoni è una vera e propria sfida, non solo per la difficoltà a distinguere tra /l/ ed /r/, come noto a tutti, ma anche per la limitatezza di suoni a disposizione in cinese.


Oltre alla difficoltà di riproduzione i cinesi fanno fatica a riconoscere la differenza tra consonanti sorde e sonore.

Questo perché in cinese queste lettere vengono distinte, non attraverso la sonorizzazione, ma attraverso l'emissione o meno di aria dalla bocca.


Un esercizio tipico per gli studenti italiani di lingua cinese che vogliono imparare a pronunciare correttamente i suoni consonantici cinesi come /p/ o /t/ è prendere un foglio di carta, metterlo davanti a sé, pronunciando correttamente queste lettere il foglio si sposterà per il movimento dell'aria che fuoriesce dalla bocca. 

In cinese, infatti, la differenza tra "p" e "b" è data proprio dal fatto che per la prima ci deve essere un'emissione di aria, per la seconda no.

A un orecchio italiano suonerebbero entrambe come due /p/. 


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La lista completa dei suoni complicati per gli studenti cinesi sono: 

- Sonore vs sorde (B/P, C/G sia dure che dolci, D/T, V/F)

- palatali vs dentali (GN/ N, GL/L)

- Liquide R/L, visto che in cinese la R ha un suono molto diverso e che non esiste in italiano. 

- E , visto che la lettera E grafica in pinyin ha un suono simile alla schwa. Si tratta di un errore legato alla lettura ma non c'è una difficoltà oggettiva a pronunciarla, in quanto è comunque un suono presente nella lingua cinese, come il suono vocalico nella parola 天 (tiān).

- Doppie

- N/L, questo non vale per tutti i cinesi, ma solo per quelli di alcune parti della Cina dove non si fa distinzione tra questi due suoni, come ad esempio nel Fujian.

 
 
 

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